Fonte imprescindibile per i musicisti amanti della musica medievale è il Llibre Vermell (libro rosso), manoscritto che fu copiato verso la fine del Trecento e conservato nel monastero di Montserrat, in Catalogna.

Un paesaggio surreale abbraccia il monastero di Monteserrat, incastonato a 720 metri di altezza nella roccia delle omonime montagne, poco distanti da Barcellona.
Contiene dieci canti e danze devozionali ad uso dei pellegrini e adatte ad essere eseguite nella chiesa come negli spazi esterni dove questi si riunivano. Così è spiegato nello stesso manoscritto: “Quia interdum peregrini quando vigilant in ecclesia Beate Marie de Monte Serrato volunt cantare et trepudiare, et etiam in platea de die, et ibi non debeant nisi honestas ac devotas cantilenas cantare, idcirco superius et inferius alique sunt scripte. Et de hoc uti debent honeste et parce, ne perturbent perseverantes in orationibus et devotis contemplationibus”.

Pagine del manoscritto Llibre Vermell di Montserrat con notazione musicale e testi in lingua catalana, occitana e latina.
Tra i brani di rara bellezza del Libre Vermell eseguiti da In Itinere Musica Medievale, ci sono: Stella splendens in monte, canto e danza in cerchio dedicato alla Madonna nera, così come il canone Laudemus Virginem, la canzone polifonica Imperayritz de la ciutat joyosa e Ad mortem festinamus, l’unica danza macabra risalente al Medioevo giunta sino a noi completa della notazione musicale.